Pezull - Sospeso

Reportage / Portrait

Un viaggio nel paesaggio intimo per rivedere le persone che hanno accompagnato la prima parte della mia vita, che mi hanno influenzata, che hanno lasciato tracce indelebili, che rimarranno immutati nel tempo, registrati per l’eternità nella mia memoria. Un racconto di un pezzo dell’Albania che nella mia memoria sarà sempre quell’attimo di sospensione che lega l’indimenticabile all’immortale. 
COMPLETED: 2008
CLASSIFICATION: Reportage, Concept


Ho deciso di tornare in Albania, la mia terra natale nel novembre del 2008, dopo dieci lunghi anni di assenza; anni segnati da un forte conflitto interiore, da momenti di attrazione e di allontanamento. In compenso ho viaggiato molto per il mondo con la voglia, inconscia, di poter riscoprire, cercare di rivivere certe emozioni e situazioni dell’infanzia che si erano nascoste in un angolo remoto della mia mente.

E’ il momento in cui si mettono a confronto storie di vite vissute, delicati equilibri spirituali e culturali, per riallacciare le tracce di memoria.

Le foto del reportage propongono un viaggio nel paesaggio intimo, nella infanzia indimenticabile di un pezzo dell’Albania che nella mia memoria sarà sempre quell’attimo di sospensione che lega l’indimenticabile all’immortale.

Un pezzo della mia vita sospesa, che chissà in quale angolo del mio IO si depositerà, e che si sposterà in preda di chissà quale altro campo che percorrerà il mio essere, ma che sono certa non sparirà mai.

Tre ragazzi in Albania
Tre ragazzi in Albania

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